A POCHI GIORNI DAL VOTO

per il

Consiglio Comunale di Bologna

3-4 ottobre 2021

Qui trovi i miei impegni di una vita, i miei obiettivi di lavoro in caso di elezione a consigliera. Se li condividi, scrivi il mio nome sulla scheda azzurra.

(in basso, il facsimile della scheda elettorale)

Siamo all'ultima settimana prima del voto. Mi piacerebbe moltissimo entrare "nella stanza dei bottoni".
Mi piacerebbe occuparmi di una città che riconosca sempre di più i diritti del futuro. Una città per la quale sia chiaro che tutto è interconnesso, e tutte le nostre scelte non possono non tener conto della terra come sistema: corpo unitario, con organi che... quando se ne ammala uno, poco a poco diventa metastasi. Non si può pensare l'economia senza pensare i trasporti; non si può pianificare i trasporti senza mettere al centro il bisogno sempre più profondo di verde, di alberi, di ombra, di umidità.  Mi piacerebbe occuparmi di mobilità sostenibile, di trasporti pubblici, ci piste ciclabili, di mezzi per il trasporto bici sulle lunghe distanze. E ancora: di risparmio energetico nelle abitazioni, di centri per la distribuzione di detersivi e saponi alla spina, di come limitare la plastica, che ci sta sommergendo.  Mi piacerebbe occuparmi di cultura. Delle tante ricchezze del nostro territorio, lasciate a far crescere le ragnatele, immagazzinate in capannoni privati anziché offerte al grande pubblico, che se ne nutrirebbe con gioia. Penso alle collezioni di Vittorio Zanella, creatore del Museo dei Burattini di Budrio, a quella di Gianni Pelagalli, del Museo della Comunicazione, ma penso anche a musei pubblici esistenti e assolutamente sotto valorizzati, come il Carducci, la Tappezzeria.... Penso a Musei da inventare, o da ampliare. Penso al museo delle culture. Assurdo, che in una città come Bologna non ve ne sia uno: l'Europa ne è piena! Non abbiamo un luogo per conoscere culture altre, per incontrarle, per portarci i nostri bambini, le nostre scuole! Come si può amare l'alterità, se nessuno ce la fa conoscere, sin da piccoli?
Penso a tutto il meraviglioso percorso del Navile, che da solo porterebbe tanti visitatori, rispettosi dell'ambiente, desiderosi di percorrerlo su due ruote o a piedi, e di visitare i suoi splendidi "sostegni" restaurati.
Penso ai tanti parchi, a zone verdi che hanno rischiato di essere trasformate in nuove cementicazioni, salvati dalle lotte dei cittadini (tra cui ero anch'io), come i Prati di Caprara, come l'ex Caserma Mazzoni.
Penso alle tante caserme, che sono patrimoni incredibili, lasciati a marcire, in balia del tempo.
Mi piacerebbe occuparmi di dialogo, di costruzione della pace, di gestione nonviolenta dei conflitti. Della creazione dei corpi di difesa nonviolenti, che il nostro Paese prevede, ma non fa nulla per incentivare e formare davvero. Mi piacerebbe che la città ricordasse e fosse consapevole di cosa è stata qui la devastazione della 2°Guerra Mondiale. Vorrei creare delle giornate per il ricordo, come Hiroshima e Nagasaki non smettono mai di ricordare le loro bombe.
Mi piacerebbe creare sempre più spazi per donne: sia single sia mamme con bambini. Luoghi per fare comunità. Per essere in autonomia senza essere nella solitudine, come le tante meteore di cui questa società è sempre più piena.
Mi piacerebbe...
Spendere alcuni anni per dare il mio contributo a costruire tutto questo. Per far diventare questa meravigliosa città ancora più bella, più pulita, più vivibile e gioiosa. (Dove gioia e ben-essere sono qualcosa di diverso da un mero diritto alla movida).
Una città in cui non contano solo le banche, i centri commerciali, le migliaia di bar e ristoranti, ma tanti piccoli comercianti e artigiani, che hanno ormai perso la loro anima, divorata dalla grande distribuzione prima, e dal commercio in rete ora.
Mi piacerebbe.... avere la possibilità di poter fare tante cose, per questa città millenaria, e per rendere omaggio ai nostri tanti predecessori, uomini e donne, glossatori, artisti e artiste, studenti e studentesse, industriali, inventori, coloro che per secoli hanno prodotto seta, quelli che sulle chiatte la portavano sino al mare,... rendere omaggio alle persone semplici, ai partigiani, a tutti coloro che ci hanno preceduto, e che attraverso secoli di creatività e fatica, ci hanno lasciato un tesoro immenso.

 

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