9.
Ebraismo e autori ebraici
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Le
voci di Marrakesh, Elias Canetti
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Joseph
Roth. Giobbe
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Primo
Levi, Se questo è un uomo
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Primo
Levi, I sommersi e i salvati
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Primo
Levi, La tregua
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Anna
Frank, Diario
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Le
voci di Marrakesh, E. Canetti
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La
cripta dei cappuccini,
J.Roth
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Ebrei
erranti, J.Roth
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L'ebreo
che ride. Moni
Ovadia, Bellissima
descrizione del mondo degli ebrei d'oriente, della cultura yiddish,
del mondo in cui è nata, lo shtetl, la cittadina ebraica. Qui, per
sopravvivere al dolore della miseria e alla particolarità
dell'essere i diversi sempre e ovunque, nasce la proverbiale ironia
ebraica, che nella descrizione di Ovadia si mantiene anche dopo
l'ennesima diaspora, che ha inizio nell'800 e porta gli yiddish in
tutto il mondo, fino al momento drammatico dell'olocausto. Infiniti
racconti e aneddoti per scoprire l'animo yiddish e come sopravvivere
per mezzo dell'umorismo.
- La
banalità del male.
Hanna Arendt.
- Amos
Oz, Una storia d'amore e di tenebra. Bellissima
autobiografia. Da fine '800, 5 generazioni della sua famiglia ebrea,
dall'Europa dell'Est alla fondazione di Israele, e al suicidio della
madre
- Francesco Salvarani: Edith
Stein, la grande figlia di Israele, della Chiesa, del Carmelo
- Etty Hillesum,
Diario 1941-1943. Adelphi.
Semplicemente meraviglioso.
www.silviamontevecchi.it
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