LA STORIA DEL MUSEO LUIGI DONINI Il Museo Archeologico dedicato a
Luigi Donini sorse nel 1971
all’interno della suggestiva cornice dell’abbazia di Santa Cecilia
della Croara, nel cuore dell’area naturalistica dei
Gessi bolognesi.
In tale sede fu dunque organizzato il nuovo
allestimento delle raccolte, che nel tempo si sono sono arricchite
di altre importanti testimonianze, fra cui il ricco patrimonio di
resti di mammiferi fossili provenienti dal giacimento della
Cava Filo. IL MUSEO OGGI L’attuale allestimento, organizzato in tre sezioni, è stato
progettato per offrire ai visitatori un'esperienza di "immersione"
nella Preistoria. Il tempo delle origini viene svelato da un lato
attraverso l'esposizione di raccolte naturalistiche e reperti
archeologici e paleontologici, dall'altro grazie a ricostruzioni
scenografiche a grandezza naturale, che permettono di conoscere il
volto dei primi uomini e i loro modi di vita, ammirare l’aspetto di
alcuni animali scomparsi dell’ultimo periodo glaciale ed inoltrarsi
all’interno di un ambiente di grotta. Il percorso museale si sviluppa su due piani, per
oltre 500 mq di superficie, che illustrano i principali fenomeni
legati alle origini del territorio e al primo popolamento umano. L'esposizione prosegue nel giardino del museo, con
il PREISTOPARK dove sono riprodotti a grandezza naturale alcuni
esemplari di grande fauna estinta, che popolavano l'Appennino
durante l'ultima glaciazione.
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